La storia della biscotteria artigianale Il Pastin
Alberto, 30 anni, laureato in Economia Aziendale.
Fabio, 27 anni, laureato in Economia e Commercio Estero.
Strano come inizio, direte voi. Ma la storia del Pastin inizia molto prima, intorno al 1965 con Ciso e Paola, due signori di Casalborgone che si sono inventati due ricette fantastiche:
- La Torta di Nocciola
- Le paste di Meliga
Semplice…ma buono si potrebbe dire…e la storia continua con Gino e Milena, o meglio con Zio Gino e Zia Milena che hanno continuato la tradizione iniziata anni prima, producendo torte e paste nel Pastin appunto…ed eccoci ai giorni nostri.
Come avrete capito la nostra storia inizia parecchio tempo fa, prima ancora che noi fossimo nati…
La nostra idea invece nasce sui banchi dell’università, tra un bilancio e l’altro, abbiamo fatto un bilancio del nostro futuro.
Ci unisce, oltre al fatto di essere fratelli, la passione per le cose buone, genuine e “goderecce”.
L’idea del Pastin nasce così, semplicemente cercando di coltivare le nostre passioni, de dare sfogo alla fantasia cercando di riscoprire i sapori di un tempo e il gusto di stare insieme.
La nostra storia nasce tempo fa, la nostra avventura è appena iniziata….
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Processo produttivo
Nel nostro laboratorio sono presenti le seguenti attrezzature:
- Forno elettrico a tre camere con rivestimento in pietra refrattaria;
- Impastatrice planetaria;
- Le mani;
Quando diciamo che la lavorazione dei nostri prodotti è svolta interamente a mano, noi siamo seri.
Se si considera che il processo produttivo di un biscotto l’impasto riveste circa il 20% della lavorazione, viene da sé che il restante 80% è frutto esclusivamente di lavoro fatto a mano.
Nel nostro laboratorio non sono presenti colatrici, temperatrici, abbattitori, etc. ma vi possiamo garantire che c’è tanto impegno, tanta pazienza e soprattutto tanta passione.
Detto questo non ci permetteremmo mai di criticare niente e nessuno, ma vorremmo solo far capire che per riscoprire i sapori di un tempo è necessaria la passione delle persone di un tempo, dei nostri nonni, che per fare le cose buone di certo non disponevano di attrezzature all’avanguardia…